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Riguardo ai loro compiti, Böckh suppone che gli ellenotami rimasero tesorieri dei tributi pagati dagli alleati, e che avessero anche facoltà di spesa su questi fondi. Nei primi tempi avrebbero utilizzato i fondi per pagare le spese di guerra della coalizione delio-attica, secondo lo scopo originario che aveva portato a istituire il fondo; ma poiché gli Ateniesi, col tempo, cominciarono a considerare quei fondi di loro esclusiva proprietà, gli ellenotami dovettero secondare questa pretesa utilizzandoli per il Teorico e per spese militari non pertinenti la coalizione, alimentando risentimenti nei loro confronti da parte degli alleati. | Riguardo ai loro compiti, Böckh suppone che gli ellenotami rimasero tesorieri dei tributi pagati dagli alleati, e che avessero anche facoltà di spesa su questi fondi. Nei primi tempi avrebbero utilizzato i fondi per pagare le spese di guerra della coalizione delio-attica, secondo lo scopo originario che aveva portato a istituire il fondo; ma poiché gli Ateniesi, col tempo, cominciarono a considerare quei fondi di loro esclusiva proprietà, gli ellenotami dovettero secondare questa pretesa utilizzandoli per il Teorico e per spese militari non pertinenti la coalizione, alimentando risentimenti nei loro confronti da parte degli alleati. | ||
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|ptext=οἱ, <i>die [[Verwalter]] Griechenlands</i>, das sind die [[Schatzmeister]] ([[wahrscheinlich]] 10 an der [[Zahl]]), die von den Athenern [[bestellt]] wurden und die [[Beiträge]] der griechischen [[Staaten]] zur [[Kriegführung]] gegen [[Persien]], die [[anfangs]] in Delos, [[später]], seit [[Perikles]], auf der Burg in [[Athen]] [[aufbewahrt]] wurden, [[bestimmten]] und verwalteten und seit <i>Ol</i>. 76.2 [[bestanden]], Thuc. 1.96 und A. Vgl. Böckhs <i>[[Staatshaushalt]]</i> I S. 189 ff. 429. | |||
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